Problem solving creativo?
Problem solving creativo?
Quante volte ci è capitato di dover trovare soluzioni alternative per “risolvere” in modo originale dei piccoli intoppi nella nostra vita quotidiana?
Stavo sistemando le foto del cellulare e ho ritrovato alcuni spunti interessanti… da condividere per quanto facciano pensare e sorridere 😊
Situazione 1: parti per un weekend e ti porti da casa la tua mitica moka, il caffè, le buste di zucchero di canna del milanese imbruttito… ma realizzi solo quando devi accendere la prima moka della giornata, quella più importante per collegare i neuroni e prendere un aspetto umano… e taaac… mannaggia ci sono le piastre di induzione. Nooooooo!!! Ok, lo ammetto ho girato 2 ore di domenica mattina ad Oslo per cercare la mia dose di caffeina e l’ho trovata solamente in un distributore di benzina. Una volta tornata nell’appartamento, con i neuroni più svegli, ho avuto l’idea di inserire la moka in un pentolino di acqua per avere il mio mitico caffè 😊

Situazione 2: penso sia la foto più bella che ho fatto in Tanzania… che rappresenta il loro modo di approcciare la vita. Hakuna Matata! Devi spostare 2 pecore? No problem

Sei curioso di sapere di più sulle fasi del problem solving creativo? Vuoi un approfondimento sui diversi livelli cognitivi? Vuoi conoscere alcune tecniche destrutturanti utili per la generazione di nuove idee e strumenti strutturati implementabili nelle organizzazioni?
Ricominciare dalla Cultura
Nell’ultimo mese mi si è aperta una grandissima porta, dopo 2 anni in cui non ho avuto la possibilità di andare a concerti, eventi sportivi, teatri ed altri eventi.
E’ come una “dipendenza positiva”… tutto è iniziato il 27 marzo con il concerto di Louis Tomlinson ad Oslo (ed ai tanti che mi hanno chiesto “perché andare ad un concerto ad Oslo???” ho risposto semplicemente “perché era una promessa a mia figlia portarla a questo concerto con le sue migliori amiche, rimandato causa pandemia… e perché a Milano il concerto è andato sold out in 10 secondi su ticketone, perché i posti erano pochissimi, e perché tra le alternative di città europee, abbiamo scelto una città, che non conoscevamo, per farci un weekend di cultura e divertimento). Prima del concerto di Louis, ovviamente una visita al Museo di Munch!
Dentro di me si è aperta una voragine, una voglia di tornare in presenza a vivere a 1.000 queste esperienze che mi ricaricano di energie e di positività.
Probabilmente l’Universo ha capito che avevo proprio bisogno di tornare ad eventi culturali e sportivi, e, per una serie di combinazioni, ho avuto la possibilità di andare a vedere
- una partita di Euroleague dell’Olimpia Milano, grazie ad una carissima amica, Monique per gli amici
- a Teatro, all’Elfo Puccini, a vedere con mio figlio l’Edipo Re, con chiacchierata con regista ed attore
- un concerto di Musica Classica al Castello Sforzesco, grazie ad una cugina di Aosta che mi ha segnalato l’evento

E tutto questo nelle ultime settimane 😊
Non potevo fermarmi a ringraziare la mia amica Luna, direttamente dal giardino del Castello Sforzesco, il mio posto preferito in assoluto a Milano
